Nel
panorama della narrativa mondiale di questi ultimi 20 anni e passa, è uscito un
romanzo - che è poi stato trasposto magistralmente in uno dei migliori film del
genere thriller mai visti al cinema, vincitore di 5 oscar, evento raro per una
pellicola di color giallo - intitolato IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, partorito
dalla fantasia razionale - bell'ossimoro - di Thomas Harris, nel quale l'autore
narra di un serial killer che rapisce ragazze, le seppellisce in un pozzo e le
lascia morire d'inedia per poi ucciderle. Perché lo fa? Non si sa bene e non si
conoscono bene i meccanismi della sua psiche malata ma una bella e prossima
agente dell'F.B.I., Clarice Sterling, interpretata benissimo nel film da Jodie
Foster, viene messa alla prova dall'Ufficio Investigativo proprio per scoprire
l'identità dell'assassino e cercare di ca(r)pire quei segreti efferati meccanismi. La bella Clarice
ci riuscirà solo dopo aver chiesto aiuto ad Hannibal Lecter, psichiatra,
neppure lui tanto normale, ma forse per questo in grado di comprendere cosa
passa per la testa dell'omicida.
Cos'
ha di anormale Hannibal Lecter? (interpretato da un grande Anthony Hopkins) E'
diventato quasi cannibale. Prende a morsi la gente, pare cibarsi di carne
umana, che a volte cucina personalmente trasformando il tutto in pietanze
prelibate e raffinate, presentate anche in modo elegante, ma la sua aberrazione
mentale, di sicuro scaturita e maturata dall'aver frequentato e curato per anni individui gravemente
disturbati, gli permette di entrare nel mondo oscuro e terribile di quelle
menti alterate ed alienate e capire alla perfezione il perché dei loro
atteggiamenti, comportamenti e delle eventuali deviazioni psichiche che
spingono i suoi "clienti" a compiere questi gravi e talvolta
rivoltanti delitti. Sia nel romanzo che nel film, nelle gole delle vittime
vengono trovati (altre scene dure da digerire!) i bozzoli di una farfalla,
emblema di un cambiamento di stato che sta verificandosi nel killer. Infatti,
il killer è anche affetto da una crisi d'identità, soprattutto sessuale, che lo
spinge a convertirsi da uomo a donna. Non vado oltre con la storia per non
rovinare il prosieguo.
Perché
ho parlato di questo film e del romanzo da cui è tratto?
Perché
quest'opera dovrebbe essere letta, vista e considerata una sorta di bibbia
specialmente per la categoria degli psicologi, in particolare quelli italiani,
che sembrano invece molto legati e limitati nel seguire la letteratura - che
comunque serve per aver un'idea della casistica in materia - piuttosto che i
pazienti dei quali, in fondo, conoscono poco e paiono non voler scendere troppo
in profondità nel voler capire cosa li disorienta. E' vero che Il Silenzio
degli Innocenti è incentrato nella psichiatria, ma lo psichiatra è
conseguentemente e necessariamente anche uno psicologo, dunque, uno specialista
in menti disturbate che hanno bisogno di essere comprese. Attenzione! Comprese;
non per forza curate. Alcuni individui, non del tutto normali, infatti, non
chiedono di essere curati o redenti, affermando di vivere benissimo nelle loro "diversità
cerebrali" ma solo capiti e capire con maggior esattezza cosa li affligge
e perché. Per il resto, stanno bene dove
e come sono.
Uno
psicanalista - di cui ora non ricordo il nome - dichiarò, tempo fa che la cura
e la eventuale conseguente guarigione di un disagiato psicologico servivano più
alla collettività che al disagiato in quanto garanzia del mantenimento
dell'ordine nella società.
In
altre parole, povere e semplici, il bravo psicologo dovrebbe essere lui stesso
un pò "schizzato", almeno quanto basta per saper davvero accedere all'archivio
disordinato del cervello del suo paziente. Non è facile ammetterlo ma è così.
Chi
sono gli alieni in questo caso?
Più
o meno tutti i personaggi da me citati in questo post, una categoria, senza
dubbio, fuori dagli schemi e interessante.