La letteratura insegna. Forse
non tutto, ma di sicuro lascia qualcosa nel cervello e nell' anima di chi se ne
ciba. Spiego subito e meglio.
Anni fa Umberto Eco scrisse
un paio di saggi dall' aroma sinistramente profetico: Medioevo prossimo venturo
e A passo di gambero nei quali ha vaticinato una retromarcia sociale che, dopo
un avanzamento molto rapido, forse troppo, avrebbe riportato l' umanità indietro anche di qualche
decennio, secolo addirittura! Ci ha imbroccato. Purtroppo.
2o dettaglio inquietante,
sempre letterario, risalente agli anni '80, ma emerso da poco grazie alla
televisione che, a corto di idee, attinge alla penna: Il racconto dell'ancella, da cui è stata tratta un originale serial sprofondato
in un depressivo Medioevo americano nel quale, dopo anni di lotta per la sua
emancipazione, la donna si ritrova ad aver perso tutto, di nuovo relegata a
mero strumento di riproduzione, oggetto di possesso dell' Uomo.
Se qualche esponente del
sesso maschile ha avuto l' occasione di vedere anche solo una puntata di questo
telefilm chi ci dice che sotto, sotto non abbia goduto in segreto la
prospettiva di un eventuale ritorno a queste condizioni?
Abbassiamo il velo
dell' ipocrisia, ma davvero le donne sono certe di aver agito nel modo giusto e
per la giusta causa? Senza dubbio sí, ma qualcosa andrebbe
rivisto. Alla resa dei conti, cosa abbiamo ottenuto?
Il diritto al voto
politico, okay, e poi? Il diritto al lavoro fuori casa che ora, in piena crisi
economica, per molte di noi si è trasformato in un dovere, quando il lavoro si
riesce a trovare, non essendo più uno stipendio sufficiente a
far quadrare il bilancio della famiglia ma, alla fine, questo diritto è solo sulla carta in quanto
la parità
totale, anche finanziaria, non esiste ancora. In più, è rimasto comunque il lavoro
fra le mura domestiche, che tocca a noi.
Con questo non intendo certo insinuare
che stavamo meglio prima, quando eravamo occupate solo in casa, per carità, però. la nostra lotta non sembra
aver raggiunto pienamente gli obbiettivi prefissati agli esordi. Inoltre, i
nostri movimenti hanno smosso acque che dovevano rimanere calme. Abbiamo
chiesto troppo? Troppo in fretta, soprattutto? In fondo, se torniamo indietro
nel tempo, la rivoluzione femminista si è, per la maggior percentuale,
consumata nel decennio '70, con una liberalizzazione dei costumi probabilmente
eccessiva e fuori luogo per la nostra natura e nei confronti del prossimo. Che
c'entrava il sesso libero? L' emancipazione non era lì. Non è lì. O almeno, non è solo lì, su un materasso, un divano
o una scrivania.
Dov' è stato l' errore? In ogni
caso, non è
questo il punto. quanto meno non quello essenziale.
Gravi episodi di soppressione
fisica femminile, da parte dell' uomo, si susseguono senza apparente soluzione
di continuità,
non che nel passato non siano avvenuti, anzi! Forse, anche con maggior
frequenza, ma all' epoca si materializzavano in privato, o non sotto i pubblici
riflettori dei media che ora sembrano essere ovunque, anche non visti. Ora,
invece, se ne parla poiché tali episodi emergono quasi subito alla luce
grazie all' azione tempestiva dei mezzi di comunicazione, suscitando,
ovviamente, il clamore atteso e previsto: uomo uccide la sua compagna vedendosi
rifiutato.
Domanda: perché?
Risposta: complessa e
articolata.
Prima risposta che emerge d'
istinto, scaturita da una considerazione immediata: l' uomo non accetta il
rifiuto; non accetta il "no" da una donna. Perché? Perché, come recitava un vecchio
slogan pubblicitario, in voga negli anni '80, "non deve chiedere
mai"? Gli è tutto automaticamente concesso? Forse, ancora
sì,
per colpa di un atavico, inconscio - poi, neanche tanto - comportamento
familiare, specie materno, che lo colloca sempre sul trono di casa,
conferendogli il titolo di divinità delle mura domestiche. È difficile crederci, ma
questa situazione, in 3^ millennio ormai avviato, persiste. A ciò uniamo le conseguenze di una
crisi economica devastante che in molti casi ha provocato la perdita del
lavoro, quindi di un introito finanziario che, oltre a fornire il contributo
per vivere, dava anche la sicurezza morale e psicologica, ed ecco confezionata
la "bomba" pronta per esplodere al rifiuto della donna a concederglisi.
Il suo "no" è la miccia che provoca l'
esplosione, dunque, l' orribile "femminicidio", dove l' orribile è il termine oggi usato per
definire questo crimine, non tanto il crimine stesso. Vera però, è anche l' esistenza di donne
che sembra non riescano a vivere da sole, vuoi per scarsa capacità a cavarsela per conto
proprio, vuoi per la paura della solitudine, vuoi per un' ancor perdurante idea
della donna, realizzata nel matrimonio e
nella famiglia, spesso e volentieri più per emulazione che per reale
convinzione. Il brutto è che quando la donna si rende conto finalmente
di esistere anche lei, insieme con i suoi diritti, a volte è troppo tardi. L' infernale
ordigno umano maschile è carico al punto giusto per deflagrare.
Qualche esponente uomo ha
osservato che di rado vengono citati episodi di violenza femminile su di lui.
Vero. Perché
si verificano anche questi casi e non sono neppure tanto rari come si crede,
ma, chissà
perché,
se ne parla poco. Forse perché l' impatto emotivo è meno forte? Tuttavia, più che di violenza fisica,
comunque non assente, i casi di violenza
femminile vedono come arma la psiche. La donna non ricorre sempre alle maniere
forti per farsi ascoltare ma sa essere perfida e crudele come pochi.
Sa essere una carogna da
manuale!
Dove non colpiscono
mattarello, martello, padella, coltello o pistola, olpisce la mente che elabora
strategie di difesa e attacco luciferine, in grado di provocare le sofferenze
più
terribili all' uomo senza versare una goccia di sangue.
Siamo bravissime!
Torniamo a bomba.
Il Medioevo prossimo venturo,
quello profetizzato da Eco, eccolo!
A parte il protrarsi delle
guerre a sfondo religioso, caratteristica islamica dovuta al loro calendario e
al forte legame fra religione e politica, si sta assistendo, anche nella
comunità
cristiana, ad un pernicioso riavvicinamento alla Chiesa, alla preghiera ed al
corollario delle varie attività circolanti intorno al mondo clericale. Papa
Francesco, attuale pontefice, non è salito al soglio per caso.
La sua simpatia e l' apparente suo anticonformismo ha calamitato i fedeli
aumentando il numero di ritornanti in chiesa, scopo principale dell'
istituzione che stava vedendo, allarmata, la lineetta dei depositi pecuniari
scendere piuttosto velocemente, specie col predecessore, Papa Ratzinger il
quale, forse troppo colto, filosofo e assai riservato di carattere, aveva
invece allontanato la gente dai pulpiti, segnato, per giunta, dagli scandali
della pedofilia fra i preti.
Ma il punto non è neppure questo.
Il punto è che l' umanità crede. Vuole credere e
prega. E questo in sé non sarebbe grave. Il grave è la fede ed il ricorso sempre
più
frequente alla magia ed alla stregoneria che vengono abilmente mascherate dagli
addetti ai lavori sotto un ampio ventaglio di forme subdole attraenti,
pericolosissime, spesso anche semplici, alla portata di tutti. Il grave è che la gente ci crede, di
sua volontà
e consapevolezza. Si attacca a tutto pur di riuscire a migliorare la sua vita
anche di una sola tacca, illudendosi di farlo. Ma ora sará ben difficile poter
rimettere in piedi il Tribunale dell' Inquisizione.
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