NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE ...
Cos'ha portato di buono la pandemia? L'emergere di un fenomeno odioso qual è lo sfruttamento nel lavoro che, ovviamente, non è di oggi, bensì di sempre, ma che l'epidemia sembra aver ripescato dal fondo del mare o di un lago melmoso. Cosa ne ha provocato il decisivo affioramento?
Il Reddito di Cittadinanza.
Riassunto delle puntate precedenti (è necessario che ripeta tutto? In rete si trova molto sull' argomento, anche nei dettagli).
Il RdC è un provvedimento anti-povertà, voluto e varato dal Movimento 5 Stelle un paio di anni orsono (2019) per ridare fiato a chi fiato non aveva più avendo oltrepassato di molto l'ultimo buco della cinghia, stretto dalla morsa della crisi economica che, in svariati casi, aveva tolto il necessario non per vivere ma per sopravvivere.
Come funziona, in soldoni, il Reddito.
Il Reddito è una somma variabile secondo l'ISEE, erogata mensilmente per un periodo massimo di 18 mesi, rinnovabile, che serve ad affrontare le spese consuete della vita quotidiana: affitto, utenze e alimenti più qualche extra rientrante nel normale come abiti, scarpe, ma anche dispositivi per un minimo di comfort tipo gli elettrodomestici, o telefoni e computer per lavoro ed altro.
Contropartita: il percettore del Reddito si dovrebbe, di suo, impegnare nel procurarsi un' occupazione o, quanto meno, rientrare nel mondo lavorativo.
Come? Attraverso i Centri per l'Impiego, chiedendo consulenza e aiuto ai Navigators, fantomatiche figure professionali che, al momento, paiono navigare in alto mare, in acque tumultuose, e che sono comunque poco visibili e operative (tuttavia, per fare poco e niente, prendono €1.600-1.800 al mese).
Cosa è accaduto dopo e cosa sta accadendo.
Oltre ad uccidere le persone, il Covid ha finito con l'uccidere pure l'economia già in stato comatoso. Tanta gente ha perso il proprio lavoro ed è diventato difficile, talvolta impossibile, trovarne un altro.
Il Reddito è andato incontro a questa situazione dando respiro a chi è rimasto letteralmente con le tasche vuote ma… è ora accusato di essere la causa primaria di un impigrimento da parte dei percettori di tale vantaggio, che sembra non vogliano più lavorare adagiandosi nella comodità di ricevere quella somma mensile non altissima, tuttavia sufficiente per campare senza affaticarsi troppo. Vero? Forse, ma qui sta il punto.
Vale la pena sfiancarsi di lavoro 12, 14 ore al giorno per la stessa cifra? Sì, se non ci sono alternative per guadagnarsi il pane quotidiano, no, se questo pane è reperibile senza grandi sforzi.
Morale della favola: un buon numero di imprenditori appartenenti alle categorie di servizi al pubblico, specie ristorazione, si stanno disperando per l'improvvisa assenza di personale adibito a questo scopo. Motivo? Alla prospettiva di 6-700 euro al mese, pattuiti - e a volte neanche ricevuti - per 10-12-14 ore giornaliere di corse frenetiche fra i tavoli di bar e ristoranti, molti hanno preferito restare a casa e godersi il Reddito. E non solo al Sud Italia.
A pari cifra perché ammazzarsi di fatica? È un incitamento al dolce far nulla? No. È un messaggio chiaro a chi offre lavoro: il lavoratore VA PAGATO! Non è un lusso, è un diritto. Se poi il lavoratore non lavora, è un altro paio di maniche e sono fatti suoi.
Il Reddito ammonta ad un massimo di € 780 a persona, dunque, chi offre lavoro ad un percettore di questa somma deve, per legge, proporre almeno il 10% in più della cifra ricevuta dall' INPS, diversamente, il beneficiario del Reddito può rifiutare la proposta.
Dopo il varo del lavoro a distanza, questa è stata la maggior soddisfazione che ho provato in questi ultimi due anni.
Grazie, Covid 19!
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