Uno
dei fondamentali articoli della Costituzione ci garantisce libertà di parola,
pensiero e associazione.
Fermiamoci
alla libertà di parola e pensiero. Esiste davvero?
Sulla carta, effettivamente si.
Dopo
la proclamazione della repubblica e della democrazia, in Italia nessuno -
almeno in via ufficiale - è più finito dietro le sbarre per essersi espresso
liberamente, - a parte qualcuno che lo ha fatto riferendosi a qualcun altro,
chiamandolo col suo vero nome ed esternando pubblicamente ciò che pensava di
lui o di lei, commettendo in questo modo quel che viene definito reato di
diffamazione, ma questo è un altro discorso; - in realtà le cose sono un pò
diverse.
Alt!
Un momento! Tranquilli! Non sto dicendo che questa garanzia abbia cessato di
esistere per decreto, ma più semplicemente che nella vita pratica non sempre si
può dar libero sfogo ai propri pensieri anche quando questi possono ritenersi
giusti e coincidenti con la realtà di certi fatti, e questo non avviene per
legge bensì per...buona creanza. Ed è proprio l'ultima che ci rovina.
Ditemi un pò, signori/e: in
questi ultimi tempi, guardandoci in giro, non notiamo un vertiginoso aumento
della suscettibilità del nostro prossimo? Non ci troviamo spesso a preferire di
rimanere in silenzio piuttosto che esprimere un'opinione o un giudizio anche
quando questo non è totalmente negativo? Una risposta è si in quanto ormai
siamo terrorizzati all'idea di ferire i sentimenti altrui; l'altra è no e la
verità è diversa. Abbiamo paura di perdere le relazioni umane. Abbiamo paura di
non essere ricambiati all'occorrenza; abbiamo paura di rimanere soli e non
vogliamo ammetterlo. E così mentiamo, primi fra tutti a noi stessi, soffocando
il nostro istinto e soffocando la nostra vera identità la quale, se potesse
uscire come mamma l' ha fatta, avrebbe la forza dirompente di un vulcano più
distruttivo del Krakatoa che due secoli fa demolì un intero arcipelago. Ma non
possiamo dire sempre tutto ciò che pensiamo realmente in nome del quieto vivere, dei
rapporti col prossimo, della pace e dell'ipocrisia, unico vero ruler del mondo,
che ci strappa sorrisi a forza costringendoci a mandar giù rospi della
dimensione di un T-Rex e a negare l'evidenza di fatti e situazioni chiari come
il sole.
L'elenco
dei casi in cui l'ipocrisia è vincitrice assoluta è molto lungo e difficile da srotolare,
ma non impossibile da citare.
Al prossimo post, forse.
Vi tengo sulle spine. ;)
E' sempre un piacere leggerti! A presto. Angela.
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