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lunedì 3 ottobre 2016

POTERI PIÙ' O MENO OCCULTI





Ho scelto questo simbolo come rappresentazione grafica
di questo post,senza però attribuire ad esso alcun significato negativo.
La Massoneria non è nata come associazione a delinquere.


Il potere, questo conosciuto.
Nel mio post precedente ho parlato di un paio di poteri, più fisici e materiali  che organici, ma sono collegati con quello che sarà oggetto di questo mio sproloquio e cioé i poteri della paura e della suggestione, di cui l'ultimo è forse il più forte e pericoloso di tutti. Perché? Perché, se usato con la dovuta abilità, e prosciugato da qualunque scrupolo di coscienza,  è in grado di metterti il mondo in mano.
Se sei bravo, puoi far credere di tutto a tutti e tenere bene tutti sotto il tuo completo controllo.
Ma il vero punto non è questo.

   Il potere di cui voglio parlare è invece concreto e tangibile e vede un gruppo non molto folto di persone che hanno le nostre vite fra le mani e ci manovrano come marionette decidendo loro il nostro destino, almeno ci sembra. O forse è davvero così?

   Diversamente da come molti di noi immaginavano, questo gruppo - o gruppi - non sono a capo di ciclopiche multinazionali - anche - bensì dietro alle massicce scrivanie degli uffici all'interno delle più grosse banche del mondo e il loro potere giunge a condizionare la politica - ed i politici - dei vari singoli Stati sparsi sul pianeta.

  Quindi, Italiani, non prendiamocela troppo con Renzi se disattende le nostre aspettative non riuscendo a mantenere tutte le promesse annunciate ad inizio mandato. Se ha dovuto - o deve - modificare, o addirittura cancellare qualche buona riforma, varata nel corso del suo incarico, è successo a causa di una telefonata pervenuta da un grosso istituto di credito che ha minacciato di non scucire più un euro se non modifica o cancella quella riforma. E questo non vale solo per Renzi.

   Le banche finanziano le multinazionali del petrolio inducendole a installare impianti in aree che andrebbero ambientalmente tutelate, infischiandosene dell'impatto sulla natura del luogo; le banche scuciono somme ingenti alle lobbies chimiche e farmaceutiche ostacolando la ricerca di terapie alternative per malattie gravi, arrivando a creare altri malanni dal nulla per poi creare altri farmaci a base chimica. velenosi. dagli effetti devastanti sull'organismo umano e animale. che dànno origine ad altre patologie, curabili con un più semplice intervento sulle cellule malate del sangue e sui geni "sbagliati" del DNA. Non  che la rimanipolazione dei geni sia gratis, ma è, se non altro, più veloce della terapia chimica, si applica una volta sola e non ha - almeno si pensa - effetti collaterali invasivi ed invadenti per il fisico.

   Apro una parentesi: la malattia non è un disagio dell'anima come i cultori della medicina orientale amano affermare (ma bisogna pensare che queste teorie hanno 5000 anni e sono state elaborate in un'epoca in cui le nozioni di medicina, fisiologia e fisiatria erano ancora molto lontane dall' essere solo concepite e i medici di allora andavano a sensazioni e a braccio), bensì un'autentica alterazione dello stato fisico del corpo. 

  Per farla breve, se ci si sente male è perché qualcosa nel nostro  corpo non va più come prima e come dovrebbe andare. Una neoplasia è visibile e tangibile. Tuttavia stati di tensione, provocati da preoccupazioni, problemi, drammi e via disperandosi, possono effettivamente intossicare l'organismo avviandolo verso una condizione di malessere e di avvelenamento vero e proprio favorendo così l'insorgere delle tanto temute malattie di questi tempi. 

   Ma un tumore non nasce solo dai rodimenti interiori. Una mano gli è data anche da possibili fattori ereditari. Se in una famiglia c'è un gene "sbagliato" si può condurre una vita beata ma quando scatta il momento fatidico, il gene si attiva e ci si ammala. Il guaio, semmai, è che poi, inevitabilmente ed inesorabilmente, la malattia viene curata con l'approccio chimico per il quale il malato si vede costtetto a sborsare migliaia di dollari o euro quando invece la medicina ha già trovato e sperimentato terapie alternative molto meno tossiche, ugualmenfe valide e risolutive.

  Le banche finanziano le multinazionali farmaceutiche e queste producono tonnellate di antibiotici che i medici prescrivono poi per l'influenza, provocata da un virus e non da un batterio. Ma la comune Aspirina costa 5 euro, una  confezione di antibiotico può costare qualche decina di euro però, secondo le mamme che mettono al mondo i figli e poi si stufano di averli a casa quando stanno male, gli antibiotici accorciano i tempi di guarigione dallo stupido malanno stagionale e contribuiscono al ritorno rapido del figlio fastidioso a scuola.

  E le industrie produttrici di medicinali gongolano travolte dagli ingenti profitti, premiando i medici compiacenti con ricchi compensi.

La crisi economica che stiamo vivendo? Innescata, pilotata.
Come?
Manovre finanziarie arditissime.  Come nel 1929.
Da chi?
Da chi ha saputo guardare oltre, intravedendo subito i vantaggi del "terremoto".
Perché?
Per mantenere l'egemonia, il potere.

   Un' osservazione: i componenti dell'oligarchia si sono chiesti, anche solo per un istante, quanto potrà durare questa pacchia, oppure appoggiano la teoria del carpe diem, ovvero: godiamocela finché durerà, perché, se è così beh... allora non meritano di sicuro quello che hanno conquistato.

   Si può fare qualcosa per fermare l'oligarchia o, almeno, arginare questo suo potere?
Sì, ma non in quattro gatti. Almeno quattro miliardi di terrestri dovrebbero incrociare le braccia e dire no ai burattinai che muovono i fili a cui siamo più o meno tutti legati. Non stiamo più alle vostre condizioni. Ma, evidentemente, o i terrestri non sono abbastanza forti da opporsi oppure - peggio - non lo fanno per pigrizia o convenienza.

   Siamo manovrati? Beh, la responsabilità è loro. Se il filo è abbastanza lungo da poterci muovere quel tanto che ci permetta di svolgere le nostre attività primarie, le grosse rogne sono tutte loro. Grandi poteri? Grandi responsabilità, usava dire lo zio di Spiderman al nipote che aveva acquisito la capacità di arrampicarsi sugli specchi (cosa che molti umani sono ora in grado di fare senza essere stati morsi da un ragno radioattivo). Noi ci occupiamo solo dei fatti nostri.

   E l'oligarchia va avanti tranquilla, indisturbata, con la certezza incrollabile della durata eterna.

    Qualcuno auspica un'eventuale visita dallo spazio, sperando in un ricambio generazionale della guardia, ma se gli extraterrestri sono arrivati, o arriveranno, sappiamo già che sono venuti fin qui grazie allo stadio avanzato della loro tecnologia che, ovviamente denota il loro altissimo quoziente intellettivo. E vi pare che perdano tempo dietro a miseri giochetti di potere? Se sono cattivi, fanno piazza pulita di tutto e risolvono la situazione in modalità definitiva. Se sono buoni, scenderanno con le loro astronavi, daranno u'occhiata, prenderanno informazioni, sospireranno rassegnati e delusi, quindi risaliranno sui loro veicoli e se ne andranno, in cerca di mondi più interessanti, con abitanti meno stupidi.

Nota: questo post mi è stato ispirato da un testo di Marcello Pamio, giornalista, creatore del sito disinformazione.it, dove si possono trovare e leggere altre news intriganti ed incoraggianti come questa che avete appena letto qui. 


lunedì 14 dicembre 2015

POTERI, MAGIE E CHIACCHIERE










  Al mondo esistono due forze praticamente indistruttibili: la paura e la suggestione, ed in alcuni casi queste due forze si incontrano e si fondono generando fenomeni inimmaginabili che paiono paranormali ma, come amava recitare il simpatico Ezio Greggio nel corso di una trasmissione televisiva memorabile come Drive in: bada ben, bada ben, bada ben, sono normalissimi.

   Procediamo per ordine.

  Se torniamo indietro nel tempo e andiamo a sfogliare il Grande Libro della Storia scopriamo che queste due forze sono state usate molto più spesso di quanto pensiamo e purtroppo, sovente, da persone che le hanno adoperate per assoggettare del tutto intere popolazioni, se non addirittura interi popoli, proponendo a questi ricchi premi e cotillons oppure la discesa agli Inferi, fra atroci tormenti, nel caso questi non avessero ubbidito alle discutibili, talvolta folli, leggi emanate da chi aveva deciso che da quel momento in poi si sarebbe fatta la loro volontà.

  Pensiamo innanzi tutto a chi aveva in mano il potere divino, La Chiesa, che ha terrorizzato intere generazioni per secoli, con la Spada di Damocle dell'Inquisizione che imponeva l'adorazione e la fede cieca in Dio e soci, dunque l'abiura a qualsiasi altra forma di idolatria, tacciandola per stregoneria (beh .... diciamo la verità: qualche volta si è trattato proprio di stregoneria!). La paura di finire davanti al Tribunale del Santo Uffizio e poi nelle camere di tortura era così tanta da indurre qualcuno, debole, al tradimento ed alla delazione a danni del suo prossimo anche vicino moralmente ed affettivamente parlando. Ergo, la paura condiziona la mente umana al punto da portarla a credere a cose invisibili pur di sottrarsi a qualunque minaccia di sofferenza fisica o morale.

   Per contro, la stessa Chiesa, imponendo la stessa fede, ha soggiogato abilmente e pacificamente i credenti operando in giro per il pianeta i miracoli delle visioni divine, specie quelle della Santa Vergine apparsa a moltitudini di fedeli, convinti che Maria fosse veramente scesa in terra, anche sotto  forma di spirito per parlare a loro, non sapendo - ovvio - neppure il clero stesso che quelle apparizioni possono effettivamente manifestarsi ma non in conseguenza di una sortita dell'anima in questione fuori dai regni ultraterreni. Vedere alla voce "Madonna di Merdjugorje" per assistere all'apparizione della quale centinaia di migliaia di persone si radunano quasi ogni giorno in un grande spiazzo davanti ad una grotta nella ormai nota località della ex Iugoslavia, certe della sua comparsa, senza avere il minimo sospetto che sì, la Madonna compare ma non proveniente dall'oltretomba bensì dalla materializzazione di una fortissima energia sprigionantesi dalla concentrazione di centinaia di migliaia di menti tutte focalizzate sullo stesso pensiero: vogliamo vedere la Madonna!, probabilmente guidate da una sorta di "master" che ha avuto, e che ha abbastanza tempo per allenare il potere fino a raggiungere il famoso 50% del suo utilizzo, unito ad una notevole faccia tosta e da un buon carisma tale da ricoprire con diritto il ruolo di trascina-popoli.

   Tuttavia, senza bisogno di tuffarsi in esempi violenti e sanguinari, o illusori e prodigiosi, ci si può benissimo spostare nel morbido e senza dubbio più invitante messaggio luminoso e positivo - così viene presentato -,  molto in voga in questi ultimi anni, della New Age, fondato sull'affascinante principio di una "luce" interiore, che esce da ciascuno di noi - o da chi si pensa ne sia fornito naturalmente più di altri - e che, espandendosi, estende i suoi benefici raggi anche ai vicini.

   Le discipline orientali sono basate molto sulla meditazione, sulla presa di coscienza di se stessi e, di conseguenza, - cosa importante - sul "lavoro" che si compie sulla nostra mente per stimolare ed aumentare l'autostima. La loro filosofia e la conseguente pratica di essa ha cinquemila ed oltre anni di vita e da diverso tempo (anni'70) è trionfalmente approdata anche nel mondo occidentale che ora, stretto nella morsa della crisi economica, spera in esse, se non come soluzione alla crisi, almeno come palliativo, panacea, velo di Maya per evadere, illudersi e star meglio per qualche ora.

   Ma il tutto converge in una verità scientifica e cioè quella dell'esistenza dimostrata di un potere, di una facoltà mentale, psichica insita in tutti noi comuni mortali niente affatto paranormale che, se opportunamente allenata ed esercitata, ci permetterebbe davvero di compiere miracoli. Basterebbe solo, soprattutto a noi occidentali, sempre in movimento, sempre in corsa verso qualcosa di spesso irraggiungibile, riuscire a trovare il tempo di dedicarsi a essa, a concentrarsi su di essa come invece sono capaci di fare gli orientali, di potenziarla et voilà! I miracoli sono possibili senza andare a cercare chissà quale stregoneria - che talvolta è reperibile anche nell'uso di sostanze non molto legali - o strane e complicate pratiche, sovente insegnate da "maestri" che per trasmetterle a noi chiedono cifre non indifferenti, alla faccia dello spirito missionario.

   In questi ultimi giorni io ho avuto la prova concreta che questo potere esiste sul serio.

Ed io credo solo a questo.

venerdì 3 aprile 2015

E' PASQUA !!



Pasqua, per i Cristiani festa della Resurrezione di Cristo.
Per i "fratelli maggiori ebrei" , festa di passaggio, della liberazione dalla schiavitù e, sul calendario, spesso non coincide con la nostra. A volte non cade neppure di domenica.
Torniamo a noi Cristiani.
Quando la Bibbia è stata redatta, scienza e tecnologia non erano neppure ai loro albori e le popolazioni di quell'epoca, sia quella ebraica, sia la nostra, erano sovente perfino analfabete, quanto meno, l'ignoranza in cui vivevano era abissale e ciò che è descritto e riportato nelle Sacre Scritture era veramente....vangelo, quindi, largo alla fede cieca in esse e all'immaginazione. In ogni caso, l'evento in sé è suggestivo.
Dopo essere stato straziato nel corpo da flagello e croce, un uomo muore e risorge, si dice, per salvare l'umanità intera. Non vi è dubbio: c'è di che festeggiare.
Ora invece, non solo la scienza e la tecnologia sono una realtà concreta ed oggettiva ma, negli ultimi tempi, entrambe hanno compiuto passi da gigante, per di più in un tempo relativamente breve, specie negli ultimi dieci, vent'anni, e i loro esponenti stanno divertendosi a smontare tutti i miti ed i prodigi del Libro dei Libri. In altre poche, povere e semplici parole, gli studiosi di fenomeni, fino a poco tempo fa ritenuti sovrannaturali ed inspiegabili, cominciano a trovare spiegazioni neppure tanto difficili da comprendere anche ai "non addetti ai lavori". In breve, anche la resurrezione di Cristo non sarebbe né tanto sovrannaturale, né ancor meno inspiegabile, tuttavia, se anche si trovasse la spiegazione scientifica, - e lo assicuro, c'è - il fatto in se stesso è ugualmente interessante.
Il punto però, è un altro.
"Siate umili" predicava chi si proclamava il Figlio di Dio.
Viene da dire: senti da che pulpito parte la predica!
Fra l'altro, se veramente l' ha dichiarata (la paternità) sarebbe contravvenuto ad una delle regole della sua fede originaria che vietava il vanto dei propri meriti, attirandosi in questo modo, come infatti è accaduto, le antipatie del proprio popolo e dei sapienti che lo hanno accusato di empietà e di superbia, uno dei 7 vizi capitali. Ma Cristo non è stato condannato a morte per questo motivo, o almeno non solo per questo.
Il nostro aveva cominciato a diffondere un nuovo modo di pensare che si basava su principi rivoluzionari come il perdono e la tolleranza (appresi, forse, in India o in zona induista e Buddhista durante i famosi 18 anni di "buco" della sua vita? Chi lo sa!) in un'epoca e in una società - quella ebraica - come quelle in cui viveva, nelle quali dominava il concetto della vendetta perfino divina. Il dio ebraico non perdonava e si vendicava sull'empio, su colui che faceva del male a se stesso e, soprattutto, al suo prossimo. Per lui le cose non stavano in quel modo e la faccenda dava fastidio ai capi del credo di Javeh.
O forse la ragione non era nemmeno questa ma tutto un insieme di fattori che urtavano la suscettibilità di quei personaggi, e che lo hanno reso comunque un individuo "scomodo", da eliminare. Cosa dire, per esempio, dei famosi miracoli che già operava da bambino, ma in cui, ritornato nelle terre natie, giovane adulto, sembrava essersi ulteriormente specializzato, addestrandosi probabilmente, sempre durante i suoi spostamenti nell'area magica ai piedi del Tibet o nei suoi altipiani, negli anni del "buco" temporale nella sua biografia, apprendendo e perfezionando le tecniche dai guru di quei luoghi tranquilli e sereni, pregni di vera spiritualità, il tutto unito da un'autostima da vendere di cui era naturalmente dotato, e che forse aveva rinforzato con particolare relativo allenamento?
Roba da far scoppiare le vene per l'invidia (sempre a proposito di vizi capitali)!
Solo che per levarselo dai piedi, i suoi poveri, ignoranti ex correligionari hanno scelto una modalità completamente sbagliata, regalandolo alla Storia in veste di martire, facendo si che fosse ricordato nei secoli dei secoli fino ad oggi e, probabilmente ancora nel futuro fino alla fine del nostro pianeta e del Sole attorno al quale gira, adorato e glorificato, attirando odio sugli artefici di tale misfatto, anche questo perdurante nel tempo a dispetto del gesto vanamente risolutivo di un pontefice - Giovanni Paolo IIo - che qualche anno fa si è recato al tempio del culto ebraico per cercare di porre termine alla diatriba millenaria del "sono stati gli Ebrei ad uccidere Nostro Signore". Se per toglierlo di mezzo, i seguaci di Javeh avessero scelto una via più semplice e meno spettacolare come una solenne semplice lapidazione o una ripassata di botte (non è escluso che anche Pilato l'avesse capito; infatti, al momento di comminargli la pena della flagellazione, tiene a raccomandare che non sia ucciso), forse non dico che sarebbe stato dimenticato ma non avrebbe avuto tale e tanto clamore come invece ha avuto, specie fra chi lo aveva seguito e lo segue tuttora con mai vacillante fede. Il film "La Passione", di Mel Gibson, si conclude con un Haifa costernato e sgomento che, di fronte alla croce sulla quale Cristo ha appena esalato l' ultimo respiro (lo ha veramente esalato?) in aramaico, esclama: "Cosa abbiamo fatto !"
Appunto: cosa avete fatto?
Oltre ad aver condannato un uomo a morte, a quella morte, vi siete dati la più memorabile zappata nei piedi che essere umano abbia potuto darsi nel corso della Storia dell'umanità.
E noi Cristiani, invece di odiarvi, potremmo dirvi "grazie!".

venerdì 22 agosto 2014

GLI ALIENI E LA MENTE UMANA







Nel panorama della narrativa mondiale di questi ultimi 20 anni e passa, è uscito un romanzo - che è poi stato trasposto magistralmente in uno dei migliori film del genere thriller mai visti al cinema, vincitore di 5 oscar, evento raro per una pellicola di color giallo - intitolato IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, partorito dalla fantasia razionale - bell'ossimoro - di Thomas Harris, nel quale l'autore narra di un serial killer che rapisce ragazze, le seppellisce in un pozzo e le lascia morire d'inedia per poi ucciderle. Perché lo fa? Non si sa bene e non si conoscono bene i meccanismi della sua psiche malata ma una bella e prossima agente dell'F.B.I., Clarice Sterling, interpretata benissimo nel film da Jodie Foster, viene messa alla prova dall'Ufficio Investigativo proprio per scoprire l'identità dell'assassino e cercare di ca(r)pire quei  segreti efferati meccanismi. La bella Clarice ci riuscirà solo dopo aver chiesto aiuto ad Hannibal Lecter, psichiatra, neppure lui tanto normale, ma forse per questo in grado di comprendere cosa passa per la testa dell'omicida.
Cos' ha di anormale Hannibal Lecter? (interpretato da un grande Anthony Hopkins) E' diventato quasi cannibale. Prende a morsi la gente, pare cibarsi di carne umana, che a volte cucina personalmente trasformando il tutto in pietanze prelibate e raffinate, presentate anche in modo elegante, ma la sua aberrazione mentale, di sicuro scaturita e maturata dall'aver frequentato  e curato per anni individui gravemente disturbati, gli permette di entrare nel mondo oscuro e terribile di quelle menti alterate ed alienate e capire alla perfezione il perché dei loro atteggiamenti, comportamenti e delle eventuali deviazioni psichiche che spingono i suoi "clienti" a compiere questi gravi e talvolta rivoltanti delitti. Sia nel romanzo che nel film, nelle gole delle vittime vengono trovati (altre scene dure da digerire!) i bozzoli di una farfalla, emblema di un cambiamento di stato che sta verificandosi nel killer. Infatti, il killer è anche affetto da una crisi d'identità, soprattutto sessuale, che lo spinge a convertirsi da uomo a donna. Non vado oltre con la storia per non rovinare il prosieguo.
Perché ho parlato di questo film e del romanzo da cui è tratto?
Perché quest'opera dovrebbe essere letta, vista e considerata una sorta di bibbia specialmente per la categoria degli psicologi, in particolare quelli italiani, che sembrano invece molto legati e limitati nel seguire la letteratura - che comunque serve per aver un'idea della casistica in materia - piuttosto che i pazienti dei quali, in fondo, conoscono poco e paiono non voler scendere troppo in profondità nel voler capire cosa li disorienta. E' vero che Il Silenzio degli Innocenti è incentrato nella psichiatria, ma lo psichiatra è conseguentemente e necessariamente anche uno psicologo, dunque, uno specialista in menti disturbate che hanno bisogno di essere comprese. Attenzione! Comprese; non per forza curate. Alcuni individui, non del tutto normali, infatti, non chiedono di essere curati o redenti, affermando di vivere benissimo nelle loro "diversità cerebrali" ma solo capiti e capire con maggior esattezza cosa li affligge e perché.  Per il resto, stanno bene dove e come sono.
Uno psicanalista - di cui ora non ricordo il nome - dichiarò, tempo fa che la cura e la eventuale conseguente guarigione di un disagiato psicologico servivano più alla collettività che al disagiato in quanto garanzia del mantenimento dell'ordine nella società.
In altre parole, povere e semplici, il bravo psicologo dovrebbe essere lui stesso un pò "schizzato", almeno quanto basta per saper davvero accedere all'archivio disordinato del cervello del suo paziente. Non è facile ammetterlo ma è così.
Chi sono gli alieni in questo caso?

Più o meno tutti i personaggi da me citati in questo post, una categoria, senza dubbio, fuori dagli schemi e interessante.

giovedì 19 dicembre 2013

Gli alieni, la crisi e il pensiero positivo


2o caso di ipocrisia.

Stiamo con le pezze al sedere; è inutile negarlo, è superfluo nascondersi dietro ad un dito. E' così. Ma una delle frasi che serpeggiano fra i poveri esseri umani che cercano di barcamenarsi  e sbarcare il lunario arrancando per arrivare alla fine della settimana (alla fine del mese, ormai, è fantascienza demenziale!) è: pensiamo positivo.
Dove? Come?
Siamo immersi in una delle crisi economiche più gravi che abbia colpito l'umanità ma, strano a dirsi, tutti sembrano meravigliati di trovarsi in tale situazione. Eppure non è la prima volta. I nostri avi di una precedente generazione dovrebbero ricordare la crisi che colpì mezzo mondo nel lontano 1929. Provo a rinfrescare la memoria annotando ciò che ho appreso da racconti di testimonianze lasciate da chi l' ha vissuta ed è ancora al mondo per rammentare l'episodio. A seguito di pesanti ed ardite speculazioni bancarie, attuate da alcuni spericolati finanzieri con pochissimi scrupoli se non quello di arricchirsi, mezza popolazione degli Stati Uniti si ritrovò, un venerdì di ottobre, nel giro di poche ore, senza un centesimo, letteralmente in mezzo alla strada, con l'unica prospettiva di cercare un ponte o un edificio abbastanza alto da assicurare morte istantanea dopo un volo di decine di metri. Cos' altro era successo però? Si era verificata una superproduzione di tutto che aveva riempito i magazzini di molte fabbriche, rimanendo lì, invenduto per mesi. Risultato: licenziamenti a raffica per mancanza di richiesta di merce, e dunque di lavoro per produrre altra merce; successiva, dilagante, devastante disoccupazione con conseguente, logica, carenza di denaro; svalutazione della moneta e tutto il resto. Com'è accaduto ora, è avvenuto allora. Partita dagli Stati Uniti, la crisi economica era approdata anche in Europa prosciugando le tasche degli abitanti e anche qui, svalutazione delle monete (in Germania, si era arrivati ad andare a far la spesa col carrello pieno di soldi, costando una pagnotta migliaia di marchi), scene di disperazione e suicidi a catena.
Quant'è durata la crisi?
Che si sappia, il primo mondo, quello industrializzato, ha ricominciato a respirare dopo la 2a Guerra Mondiale, quindi, c'è voluto un conflitto di proporzioni quasi planetarie per rimettere le cose a posto. Negli Stati Uniti Roosevelt ha risolto anche col New Deal, incrementando al massimo l'edilizia, progettando e dando l'ordine di costruire migliaia di nuovi edifici in tutto il territorio statunitense, ma questo è successo prima della guerra mondiale. Il conflitto ha svuotato le cantine americane piene di armi, contribuendo ulteriormente a riempire le casseforti degli stati e delle banche, ma ha anche svuotato le case seppellendo milioni di morti, soprattutto in Europa, sotto le macerie dei bombardamenti a tappeto, spesso operati alla cieca, senza nemmeno vedere cosa si stesse bombardando.  Tuttavia, quanto all'incremento dell'edilizia, molti capi di governo di altri stati hanno seguito l' esempio di Roosevelt e, pian piano, l'economia è ripartita fino a raggiungere livelli paradisiaci tra la fine degli anni '50 e la prima metà degli anni '60. Calcolatrice alla mano, dalla crisi economica, scoppiata nel 1929, si è usciti, non indenni, dopo la guerra, tra la fine degli anni '40 e la metà degli anni '50, dunque dopo circa una ventina d'anni.
Corsi e ricorsi.
L'economia va così ma in quanti lo sanno a parte gli specialisti?
E' una continua altalena fra periodi di vacche grasse e periodi di vacche magre.
Sembra che sia quasi un fenomeno fisiologico, ma lo è davvero e adesso siamo di nuovo nella fase delle vacche magre, scheletriche, anche stavolta a causa di manovre finanziarie sbagliate operate in territorio a stelle e strisce, anche stavolta per overdose di tutto. Abbiamo ammucchiato tanto, forse troppo, e/o forse le cause sono da ricercare anche altrove, fatto è che di nuovo mezzo mondo è precipitato nel baratro della disoccupazione e della povertà senza neanche il conforto e la prospettiva di poter puntare su una soluzione immediatamente attuabile come fu quella dell'edilizia 70 anni fa. Ora di case ce ne sono anche troppe e i movimenti ambientalisti, a ragione, spesso si oppongono ad ennesime colate di cemento laddove si sono create - o sono state create - bellissime oasi naturali che devono rimanere tali nella loro funzione di polmoni verdi del pianeta.
All'epoca di Roosevelt, della tutela dell'ambiente se ne fregavano alla grande, ma erano altri tempi.
Si può tuttavia sempre puntare sul restauro delle costruzioni già esistenti, restituendo loro l' antico splendore. Già questo sarebbe un passo verso una pur timida ripresa.
Però.....c'è un "ma": l'eterna mancanza di fondi per dar corpo al nobile intento.
Dove diavolo sono finiti i fondi?
Perché non ci sono mai?
Sui social networks impazzano e si susseguono senza sosta posts agguerriti, pieni di rabbia - giustificata - esprimenti il disgusto, il disprezzo verso una classe politica - la nostra - rea di aver fatto sparire miliardi - ora milioni di euro - racimolati con pressione fiscale da asfissia sui contribuenti i quali, tra l'altro, non si sono visti rendere indietro i loro soldi in servizi da Paese civile. Ma non so quanto questa forma di protesta possa essere utile se non come valvola di sfogo per esternare una profonda amarezza. Non credo che basti. Potrebbe, al limite, lenire in parte la frustrazione cocente che si prova quando ci si vede immobili, impotenti a fare qualunque cosa.
Il lavoro non si trova: il pubblico impiego non assume, l'attività in proprio corre incontro al rischio di non essere adeguatamente corrisposta. Si arriva a prostituirsi non nell'accezione sessuale del verbo, bensì a quella, forse ancor più avvilente di accettare infimi incarichi per infimi compensi. E' accaduto anche nel '29; sta ripetendosi ora, se non addirittura in modalità peggiore, ed è successo in qualsiasi altro periodo di crisi che l'umanità abbia attraversato nel corso della sua storia millenaria, quindi, invece di stupirsi e postare invettive contro il governo su Facebook o Twitter , bisognerebbe farsi venire qualche idea.
Intendiamoci subito: non è vero che incazzarsi faccia male, anzi!
Finiamola con questo luogo comune !
L'aumento esponenziale di molte patologie gravi è dato dalla tendenza - sbagliata - e dalla concezione - sbagliata anche quella! - di trattenere le emozioni all'interno del nostro animo, esibendo una falsissima calma e un altrettanto falso distacco dalle passioni terrene, come predica il Buddhismo, col risultato negativo di un logorio e di una corrosione fisica e psichica deleteria che porta, appunto, il fisico ad ammalarsi e a deteriorarsi. Qualcuno chiederà: ma allora cosa devo fare? Prendere il mio prossimo per il collo, sbatterlo contro il primo muro che trovo e, magari, ammazzarlo?
Ragazzi, strappiamo una volta per tutte il velo pietoso dell'ipocrisia!!!
Oltre a rimpinguare le casse degli Stati, le guerre servono come valvola di sfogo all'aggressività e ad operare una regolare, periodica selezione naturale della popolazione, evitando il sovrannumero.  Se non ci fossero (state) le guerre, a quest'ora sulla Terra saremmo almeno in 20 miliardi a meno che non fosse stato inventato qualche altro metodo per tenere in parità nascite e decessi.
Scherzo, naturalmente, ma questo è un invito a riflettere con attenzione su alcuni eccessi di "buonismo" , spesso, secondo me, decisamente fuori luogo per l'epoca in cui stiamo vivendo.
Torno a bomba: il pensiero positivo.
Mi viene l'orticaria solo a sentirlo nominare e mi suona come i mantra di Scientology: autostima e pensiero positivo in cambio di ingenti sovvenzioni. A loro. Ma va'!!
Nonché io inciti a lasciarsi andare alla disperazione, ma se avete avuto il coraggio e la pazienza di leggere il mio sproloquio, e se conoscete bene e ricordate la storia con la "S" maiuscola, le crisi non sono finite il giorno dopo, ergo, neppure questa finirà domani.
Allora, direte: dobbiamo rassegnarci? Subire passivamente senza reagire? Adattarci al peggio, vivendo di sola speranza in un domani migliore?
No. Perché? Cos'abbiamo fatto di male per meritarcelo? D'accordo: abbiamo messo al governo un bel pool di incompetenti ma, in occasione di elezioni politiche, non abbiamo mai avuto molta scelta. Come diceva Montanelli: abbiamo sempre dovuto votare turandoci il naso.
Nonostante alcuni di essi siano laureati in discipline economiche, i nostri politici brillano per non capire un tubo di economia, assorbiti come sono nell' unico loro obiettivo che consiste nell'arraffare più denaro possibile approfittando vigliaccamente dell'esser riusciti a sedersi su quelle poltrone di velluto rosso le quali portano loro migliaia di euro al mese, distogliendoli dalla visuale della situazione in cui versa l'Italia, non permettendo loro di capire che, continuando in questo modo, non solo non si uscirà dalla crisi, ma si rotolerà verso il precipizio della miseria con conseguente blocco di qualunque attività che sia produttiva o di altro genere, facendo scivolare il Paese verso il default, se già non ci è arrivato.
E' cronaca di oggi il crollo del 40% sulle prenotazioni nei ristoranti per il cenone di Capodanno; è cronaca di oggi la ola di lamenti proveniente dal mondo del commercio che vede i negozi vuoti anche a ridosso delle imminenti feste natalizie.
Dove sono finiti i soldi che gli Italiani hanno elargito al Fisco?
In qualche conto corrente depositato nelle sicure banche off shore di paradisi fiscali?
Bene. E allora cerchiamo e assoldiamo un pool di esperti informatici, hackers agguerriti ed inarrestabili, per stanare questi conti e ricattare i governanti in questi termini: o ci (ri)date un pò di soldi, o noi mettiamo i vostri in rete, alla vista di tutti.
Idea pazzesca? Fantascientifica? Difficilmente realizzabile? Forse, ma in questo momento è l'unica che mi è venuta. D'altro canto, più che di spada, è doloroso ferire di tasca. Però, pensare positivo e vivere di speranza, mi sembra una soluzione ancora più assurda e patetica.
Il prossimo che mi si presenta e mi dice di pensare positivo, giuro che lo ammazzo!!
A presto, e scusate il "trattato".

P.S. : dimenticavo. Vi state chiedendo: dove e chi sono gli alieni? Sono quelli che non pensano positivo. Sono quelli che pensano altro.

sabato 7 dicembre 2013

MANDELA, ovvero: gli alieni con la testa dura e le idee rivoluzionarie


E' stato indubbiamente un grande uomo, una specie di faro nella fitta nebbia dell'ignoranza e dei pregiudizi che regnavano spessi e incontrastati in quell'angolo a sud del mondo cinquant'anni e passa fa. E' stato coraggioso e testardo, fronteggiando chi lo contrastava e chi voleva bloccare a tutti i costi un flusso di pensieri ed ideali, a quel tempo rivoluzionari, che invece avrebbero dovuto essere considerati normali. E per questi ideali è rimasto chiuso nella cella angusta di una prigione per 27 lunghi anni, senza mai chiedere grazia o pietà. Onore a un uomo così. Onore a uomini come lui. 
Come il suo co-razziale Martin Luther King, anche lui aveva un sogno: quello di veder cancellato l'odio fra uomini con diverso colore di pelle e possiamo dire che l' ha visto realizzato addirittura nell'elezione di un uomo dalla pelle scura niente meno che alla Casa Bianca.
Ma il nostro Mandela è stato anche fortunato e si sa che la fortuna aiuta gli audaci.
Beh....diciamo che la fortuna è arrivata un pò in ritardo, ma è arrivata sdoppiandosi nei panni di due altri grandi della Storia, con la "S" maiuscola, che, con le loro idee e le loro gesta, hanno scombinato piuttosto pesantemente una situazione di stallo che aveva inchiodato il mondo negli anni '80: Papa Giovanni Paolo II e Mikhail Gorbaciov (forse più il secondo che il primo). Data la natura e la posizione che occupavano, viene spontaneo fotografarli con la mente come il Diavolo e l'Acqua santa: il primo, capo della Chiesa, il secondo, capo di uno stato che osteggiava la Chiesa. Eppure i due personaggi si sono incontrati, si sono piaciuti, hanno preso accordi, hanno cambiato storia e mondo e la storia del mondo. E Mandela ha beneficiato dell'entrata in scena di questi due uomini  i quali, con le loro azioni veramente rivoluzionarie, hanno scardinato qualunque pregiudizio galleggiante in quel periodo. 
Proviamo a tornare indietro a quell'epoca e andiamo a rileggere le cronache sui giornali. 9 novembre 1989: cade il Muro di Berlino e, con esso, per tutto il periodo fra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, crollano i regimi totalitari che stringono molti Paesi nella morsa di opprimenti dittature, a cominciare proprio dall'Europa Orientale, proseguendo per il Sud America e infine il Sud Africa. In altre parole, forse, senza Papa Wojtila, ma soprattutto senza Gorbaciov, Mandela sarebbe rimasto in prigione, nella Repubblica Sudafricana oppressa dal razzismo e dall'Apartheid.
Forse.
In ogni caso, l'essenziale è che il nostro "Madiba", come lo chiamavano affettuosamente i suoi conterranei, abbia riconquistato la libertà di azione e di pensiero.
Con lui il razzismo è finito?
Purtroppo no. Anzi! Ora, in alcuni Paesi, è subentrata una forma ancora più subdola che si espleta in odio latente fra persone dello stesso colore di pelle, ma con diverso contenuto del portafoglio; in altre parole: odio fra ricchi e poveri della stessa razza.
Guardandolo in fotografia, il volto di Mandela trasmette simpatia e serenità. Ci restituisce l'immagine di un uomo mite e buono, quasi arrendevole. Ma lui, tutto era fuorché arrendevole.
Ha sostenuto le sue idee sopportando una durissima prigionia di 27 anni in un Paese dove ai carcerati, specie se neri, non venivano risparmiate violenze fisiche e psicologiche. E questo è indice di positiva caparbietà, di "testa dura" come qualcuno definisce questa caratteristica umana, a volte, con tono di accusa. Ma la "testa dura" non è un difetto, è una virtù. Senza questa prerogativa, il mondo avrebbe avuto un'altra storia. Senza questa prerogativa, alcuni personaggi non sarebbero mai riusciti a cambiare il loro destino e quello dell'intera umanità.
Nonostante abbia avuto una vita difficile, Mandela ci ha lasciato a 95 anni. 
Volevo appunto concludere, rivolgendomi a chi è rimasto meravigliato e sconvolto per la sua scomparsa, osservando che a 95 anni, dopo un'esistenza così intensa come la sua, può succedere che si muoia, ma è naturale e bello pensare che, in ogni caso, persone come lui rimangano in vita, seppur virtuale, nei nostri ricordi e sulle pagine dei libri di storia. Perché Nelson Mandela, ovviamente, ha già conquistato il suo meritatissimo posto nella Storia del Pianeta Terra e della sua popolazione.

domenica 3 novembre 2013

Possiamo dire realmente quello che ci passa per la testa?




Uno dei fondamentali articoli della Costituzione ci garantisce libertà di parola, pensiero e associazione.
Fermiamoci alla libertà di parola e pensiero. Esiste davvero? 
Sulla carta, effettivamente si.
Dopo la proclamazione della repubblica e della democrazia, in Italia nessuno - almeno in via ufficiale - è più finito dietro le sbarre per essersi espresso liberamente, - a parte qualcuno che lo ha fatto riferendosi a qualcun altro, chiamandolo col suo vero nome ed esternando pubblicamente ciò che pensava di lui o di lei, commettendo in questo modo quel che viene definito reato di diffamazione, ma questo è un altro discorso; - in realtà le cose sono un pò diverse.
Alt! Un momento! Tranquilli! Non sto dicendo che questa garanzia abbia cessato di esistere per decreto, ma più semplicemente che nella vita pratica non sempre si può dar libero sfogo ai propri pensieri anche quando questi possono ritenersi giusti e coincidenti con la realtà di certi fatti, e questo non avviene per legge bensì per...buona creanza. Ed è proprio l'ultima che ci rovina.
Ditemi un pò, signori/e: in questi ultimi tempi, guardandoci in giro, non notiamo un vertiginoso aumento della suscettibilità del nostro prossimo? Non ci troviamo spesso a preferire di rimanere in silenzio piuttosto che esprimere un'opinione o un giudizio anche quando questo non è totalmente negativo? Una risposta è si in quanto ormai siamo terrorizzati all'idea di ferire i sentimenti altrui; l'altra è no e la verità è diversa. Abbiamo paura di perdere le relazioni umane. Abbiamo paura di non essere ricambiati all'occorrenza; abbiamo paura di rimanere soli e non vogliamo ammetterlo. E così mentiamo, primi fra tutti a noi stessi, soffocando il nostro istinto e soffocando la nostra vera identità la quale, se potesse uscire come mamma l' ha fatta, avrebbe la forza dirompente di un vulcano più distruttivo del Krakatoa che due secoli fa demolì un intero arcipelago. Ma non possiamo dire sempre tutto ciò che pensiamo realmente in nome del quieto vivere, dei rapporti col prossimo, della pace e dell'ipocrisia, unico vero ruler del mondo, che ci strappa sorrisi a forza costringendoci a mandar giù rospi della dimensione di un T-Rex e a negare l'evidenza di fatti e situazioni chiari come il sole.

L'elenco dei casi in cui l'ipocrisia è vincitrice assoluta è molto lungo e difficile da srotolare, ma non impossibile da citare. 
Al prossimo post, forse. 
Vi tengo sulle spine. ;)